giovedì 24 luglio 2014

Cesarina Ferruzzi presenta gli ultimi interventi del Governo in materia di bonifica

Come già sottolineato in numerosi articoli ed interventi in passato, l’Italia è governata da una burocrazia che, nel corso degli anni, si è sempre dimostrata lenta e pesante. Negli ultimi tempi però sembra che si stia verificando un’inversione di tendenza, nel senso che sempre maggior attenzione viene dedicata al settore e gli interventi si sono dimostrati un po’ più snelli e frequenti.

Seguendo il susseguirsi degli avvenimenti si incontra il decreto legge denominato “Destinazione Italia”, proposto il 23 Dicembre 2013 e convertito in seguito nella legge n. 9 del 21 Febbraio 2014: all’interno del provvedimento sono presenti alcune norme di recente introduzione riguardanti la realizzazione di siti di interesse nazionale (cosiddetti SIN). In particolare l’articolo 4 predispone delle misure in favore di bonifiche di siti contaminati appartenenti ai SIN e ne rivoluziona la precedente normativa, introducendo l’articolo 252 bis al Decreto Legislativo n. 152 del 3 Aprile 2006, consentendo al Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico di stipulare accordi di programma e di conversione industriale, con il benestare della regione interessata, con i proprietari delle aree contaminate  (o altri soggetti che risultino interessati dall’accordo, anche nel caso si tratti degli stessi responsabili della contaminazione) per promuovere la riqualificazione dei siti, garantendo condizioni di sicurezza sanitaria e ambientale volti a rilanciare economicamente i territori interessati e il loro riutilizzo in ambito produttivo.

Alle aziende sottoscriventi gli accordi di programma è concesso un credito di imposta per acquistare beni strumentali. In questo senso si muove anche il Documento di economia e finanza 2014 (DEF 2014) approvato in Aprile che sancisce lo svolgimento di tre azioni, da effettuarsi entro Novembre 2014: entro tale data dovrà essere effettuato il censimento del fabbisogno e la realizzazione di interventi di bonifica per SIN inquinati, prevedere la semplificazione per le procedure inerenti gli interventi di risanamento ambientale, la riduzione dei tempi di intervento per la riparazione e il risanamento posti a carico dei responsabili, oltre a incentivare gli investimenti per la reindustrializzazione.

Anche il Ministro Galletti, nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, sostiene la necessità dello snellimento delle procedure necessarie per i progetti di bonifica e dell’introduzione di specifiche per indicare gli obiettivi da raggiungere e secondo quali modalità. Il Ministro prende ad esempio il caso della bonifica di Marghera che “ha introdotto efficaci elementi di semplificazione procedurale ed ha facilitato la conclusione dei procedimenti di bonifica”. Approvata anche la risoluzione congiunta tra PD e Movimento 5 Stelle in cui il Governo si impegna a destinare le risorse della Programmazione 2014-2020 dei fondi di sviluppo regionale e delle risorse del fondo sviluppo e coesione, per la bonifica e la riqualificazione dei SIN valorizzandoli sia per quanto riguarda la competitività, sia per quanto riguarda l’occupazione.   

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